Palazzo Cesi Cittadini

Cesi porta dell'Umbria porta delle meraviglie

Il palazzo fu edificato nella prima metà del ‘500 da Gian Giacomo Cesi, conte delle Terre Arnolfe.

L'edificio, costruito sui resti di un antico fortilizio trecentesco, consta di due corpi: il più antico, risalente probabilmente al '400, a monte della strada; l'altro affacciato sulla vallata ternana.

Il primo corpo si divide in quattro enormi stanze collegate da porte architravate in pietra e dotate di grandi camini.

Il secondo corpo, collegato al primo da un corridoio pensile con arco sottostante, presenta un portone bugnato perfettamente conservato. La facciata è ingentilita da una loggia a tre archi; l’ingresso è caratterizzato da archi a cortina con fregi ed elementi araldici in travertino e un monumentale portale con il nome del costruttore.

ll piano terra è costituito da diversi ambienti: l’ingresso voltato, la sala delle guardie, la biblioteca, la sala da pranzo, tra cui la sala con la loggia fungente da osservatorio astronomico.

Il piano nobile, abbellito da monumentali camini, è decorato da affreschi che raffigurano, i forme allegoriche, le imprese e i possedimenti della famiglia Cesi.

Al centro del meraviglioso soffitto ligneo, lo stemma della casata.

Al palazzo è annesso un bel parco.

Alla fine del XIX secolo l’edificio iniziò ad essere chiamato Cittadini-Cesi, quando il duca Gerberto Cesi, non avendo figli maschi, trasmise il titolo alla sorella Elvira, moglie del marchese Cittadini di Terni.