Poderosa sostruzione realizzata in opera poligonale
A valle del paese di Cesi, lungo la strada che consente di giungere a Terni, in una località nota come La Pittura, sorge una poderosa sostruzione realizzata in opera poligonale molto regolare, ormai quasi tendente all’opera quadrata isodoma, cioè composta da blocchi regolari organizzati su filari di analoga altezza.
Lungo lo spigolo tra i due tratti murari, in un blocco angolare, è scolpito un simbolo fallico a rilievo.
La struttura, nel suo lato meglio conservato, arriva a raggiungere quasi 6 m di altezza e delimita un’area quadrangolare di circa 37 m di lato, oggi occupata da abitazioni private ed orti, all’interno della quale non sono mai state realizzate indagini archeologiche. L’assenza di indagini dirette non consente, al momento, di poter avanzare ipotesi soddisfacenti né sulla natura della terrazza, né tantomeno sulla tipologia di edifici che poteva sorgere al di sopra di essa.
È evidente che la sua presenza, messa insieme alle altre strutture visibili al di sotto della chiesa di S. Maria Assunta e di Sant’Onofrio, oltre alla presenza della fortificazione di Sant’Erasmo, contribuiscono a considerare il centro di Cesi tutt’altro che secondario in epoca antica, forse corrispondente con la Clusiolum ricordata da Plinio nella Naturalis Historia, centro poi scomparso.
Per quanto riguarda la cronologia della sostruzione, si può avanzare un’ipotesi di realizzazione all’interno del II sec. a.C., questo principalmente in base alla tecnica edilizia, ormai tendente all’opera quadrata.
È evidente che la struttura fosse progettata come contenimento di un ampio terrazzamento affacciato sulla valle ternana, al di sopra del quale potrebbe essere stata realizzata una villa rustica, oppure un santuario.